Eredi Zucca: A journey through the astounding legacy of the Barbershop of the Milanese
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This is the story (and legend) of the Zucca family, and more generally, all the barbers working in Milan under the ZUCCA brand between the 17th and 20th centuries to whom we wish to pay homage. Because we are on a mission to bring back the true barber experience, and one that re-evokes the memory of a glorious past.
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Eredi Zucca: Un viaggio attraverso il tempo nella Barberia di Milano, per raccoglierne l'eredità
Questa è la storia (e la leggenda) della famiglia Zucca e, più in generale, la narrazione dei barbieri che tra il XVII ed il XX secolo hanno operato a Milano con l’insegna ZUCCA, ai quali si intende rendere omaggio per offrire nuovamente al pubblico una grande esperienza di barberia, capace di rievocare un passato glorioso.
1652
CAPITOLO 1
Nel 1652, quando Carlo Antonio Zucca aprì la sua barberia, Milano era una città in piena effervescenza. La vita quotidiana si svolgeva tra le strette vie lastricate e le piazze animate, sotto lo sguardo delle imponenti architetture gotiche e rinascimentali. Era un’epoca di cambiamenti, dove il fervore religioso conviveva con l’emergere di un nuovo spirito commerciale e artistico.
I barbieri di quel tempo erano figure centrali nella vita sociale: luoghi dove non solo si tagliavano barba e capelli, ma si svolgevano anche piccoli interventi chirurgici e odontoiatrici, dato che le corporazioni dei barbieri erano ancora legate alle pratiche mediche.
La decisione di Carlo di aprire una bottega da barbiere non fu casuale: era infatti figlio di un barbiere e aveva imparato in giovane età i trucchi del mestiere. Tuttavia, la sua visione andava ben oltre la tradizione familiare. L'ambizione di Carlo era quella di creare un luogo che non fosse solo uno sbocco di servizi, ma un vero e proprio hub di interazione sociale. E proprio come aveva sognato, il barbiere di Carlo divenne un luogo dove gli uomini potevano incontrarsi, scambiare idee, discutere di politica o semplicemente sedersi e godersi un tranquillo momento di relax.
Nel corso del XVII secolo i milanesi cominciarono a sviluppare un crescente interesse per l'aspetto personale e l'igiene. Una barba ben curata e capelli ordinati erano un segno di rispettabilità e status. Grazie alle sue capacità e al suo atteggiamento amichevole, Carlo divenne presto una figura molto amata e rispettata nella comunità. E grazie alla sua attenzione ai dettagli, alla qualità dei suoi strumenti e alla sua capacità di ascoltare e consigliare i clienti, la sua reputazione è cresciuta rapidamente.
All'interno del negozio di barbiere di Carlo, le pareti erano adornate con specchi decorati e le sedie erano comode. La storia racconta che Carlo fu anche un pioniere nell'uso di saponi e oli profumati per la barba, introducendo un gusto di lusso in un periodo in cui tali raffinatezze erano ancora rare.
E così la bottega del barbiere di Carlo divenne il simbolo di questo nuovo mood che si stava rapidamente diffondendo in tutta Milano: una città che stava scoprendo l'importanza dell'individualità e del benessere personale. Con la sua eccezionale iniziativa e talento, Carlo Zucca gettò le basi per un'eredità familiare che sarebbe durata secolo dopo secolo, segnando una svolta significativa nella storia della città.
1680 - 1690
Capitolo 2: L’Espansione – Giovanni Zucca e il Sapore dell’Innovazione
Giovanni, il figlio di Carlo, cresceva tra le poltrone e gli specchi della barberia, apprendendo l’arte e i segreti del padre. Era un giovane attento e curioso, che presto, si racconta, iniziò a innovare, introducendo oli e unguenti che profumavano di terre lontane.
Mentre Milano fioriva, anche la sua barberia si trasformava. Qualcuno dice addirittura che Giovanni introdusse la prima sedia da barbiere regolabile della città, importata dalla Francia, una novità che attirava curiosi da tutta Milano. Si racconta che una volta, durante una fredda mattina d’inverno, un nobile in visita scivolò sulla neve proprio davanti al negozio di Giovanni. Il barbiere lo avrebbe allora soccorso prontamente, offrendogli un posto al caldo e un bicchiere di brandy. Mentre riscaldava il nobile con conversazioni piacevoli e un taglio di capelli impeccabile, nacque una solida amicizia.
1700 – Inizio del Secolo
Capitolo 3: Il Sigillo di Distinzione – Giuseppe Zucca e l’Arte delle Parrucche
Giuseppe Zucca, si dice fosse un uomo di visione, noto per la sua abilità non solo come barbiere ma anche come creatore di parrucche elaborate, in un’epoca in cui esse erano simbolo di status e raffinatezza. La leggenda racconta di quando salvò la parrucca di un Duca milanese che si era rovinata a causa di un incidente con una candela.
Con maestria e calma, Giuseppe ricostruì la parrucca in tempo per l’importante Gala che il Duca stesso aveva organizzato. La gratitudine del Duca fu tale che dicono si assicurò che tutti gli ospiti delle sue feste fossero acconciati esclusivamente da Giuseppe.
1796 - 1815
Capitolo 4: Tempeste di Cambiamento - La Resilienza di Francesco Zucca
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Francesco Zucca gestisce la barberia durante l’occupazione napoleonica, dimostrando resilienza e umanità.
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Francesco era un uomo dalla presenza imponente, con una voce che rimbombava tra le pareti di marmo del negozio. La sua vita fu segnata dall’arrivo di Napoleone e dai turbamenti che ne seguirono. Durante l’occupazione francese, il negozio subì saccheggi, ma Francesco non si perse d’animo. Si dice che una notte, mentre le strade erano in preda al caos, curò le ferite di un soldato francese ferito, nonostante le tensioni politiche. Questo atto di umanità portò rispetto e protezione per la sua attività da parte dei nuovi occupanti. Francesco, con la sua visione inclusiva, riuscì a navigare attraverso gli anni turbolenti mantenendo la barberia Zucca un luogo di pace e neutralità. Francesco, ereditando la barberia in un’epoca di grande fermento, si distinse non solo per le sue abilità come barbiere ma anche per il suo spirito innovativo. Durante l’occupazione francese, Francesco ebbe l’opportunità di interagire con soldati francesi, da cui apprese tecniche e usi differenti nell’arte della rasatura.
Alcuni racconti si spingono ad affermare che la “lama Zucca” sarebbe stata addirittura ispirata dalle baionette dei soldati francesi.
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Un altro aneddoto riguarda la creazione del primo pennello da barba con setole naturali. Francesco osservò i pennelli usati dai soldati per la pulizia delle uniformi e si rese conto che una versione più morbida e flessibile di quelle setole sarebbe stata ideale per applicare il sapone da barba. Collaborando con un artigiano locale, sviluppò un pennello che permetteva una distribuzione uniforme del sapone, migliorando notevolmente l’esperienza della rasatura.
1815 - 1848
Capitolo 5: Una Nuova Alba – La Visione degli Zucca
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Gli Zucca trasformarono la barberia in un luogo di ritrovo per intellettuali e rivoluzionari durante le Cinque Giornate di Milano.
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La barberia divenne un punto di incontro per intellettuali e rivoluzionari.
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La barberia, situata vicino a Via Bigli, era al centro di un’area frequentata da figure influenti dell’epoca e chissà che diversi ospiti illustri, patrioti e rivoluzionari vissuti a Milano proprio nel periodo pre-risorgimentale, non abbiano effettivamente visitato l’ambiente discreto offerto dalla famiglia Zucca.
La posizione della barberia divenne ancora più significativa durante le Cinque Giornate di Milano, quando le strade circostanti furono teatro di scontri e rivolte: gli Zucca si ritrovarono letteralmente al centro di un episodio fondamentale della Storia d’Italia.
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Si racconta che in quegli anni tumultuosi, la barberia non fu solo un luogo per tagli di capelli e rasature, ma un crocevia di idee rivoluzionarie e un santuario per la libertà di espressione. Con la loro passione per la cultura e lo spirito di apertura, fecero della barberia un simbolo vivente del Risorgimento italiano.
1859 - 1861
Capitolo 6: L’Arte della Barberia nell’Unità d’Italia – Matteo Zucca e l’Innovazione
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Gli Zucca traghettarono la propria arte nel Risorgimento italiano. Milano in quel periodo era un crogiolo di culture e idee, una città in rapida modernizzazione. Le strade si animavano di caffè letterari, teatri e salotti culturali, dove l’élite discuteva di politica, arte e letteratura. In questo clima di rinnovamento, la moda e la cura personale iniziarono a riflettere uno spirito più progressista e cosmopolita.
Gli uomini milanesi dell’epoca, influenzati dalle tendenze europee, iniziarono a prestare maggiore attenzione alla loro apparenza. Le barbe ben curate, i baffi elegantemente modellati e i capelli accuratamente pettinati divennero simboli di raffinatezza e status. La barberia, divenne l’epicentro di queste nuove tendenze. Si racconta cominciarono ad importare oli e profumi dall’Oriente e dalla Francia, introducendo fragranze esotiche come il sandalo e il bergamotto, molto richieste dalla clientela d’élite.
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Gli Zucca vissero un’era di grandioso cambiamento, l’unità d’Italia. Sempre pronti a sperimentare, si narra che durante l’epidemia di colera del 1854, trasformarono parte del negozio in un dispensario, offrendo cure e consigli sulla salute, guadagnandosi l’appellativo di “Barbiere dei Milanesi”.
1880 - 1900
Capitolo 7: Riflessi di Luce – Bernardo Zucca e la Belle Époque
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Bernardo Zucca conduce la barberia nell’epoca della Belle Époque, combinando arte e barberia.
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Milano in quel periodo era una città in piena effervescenza culturale. Le strade si animavano di caffè eleganti, teatri lussuosi e gallerie d’arte. La moda e lo stile di vita riflettevano un’atmosfera di ottimismo e raffinatezza, con un crescente interesse per la moda parigina e l’arte moderna.
La leggenda vuole che Bernardo Zucca, fosse un uomo di grande fascino e ingegno. Sotto la sua guida, la barberia Zucca brillava nel cuore della Belle Époque milanese. Probabile che questo periodo di grande fermento culturale abbia ispirato anche lui per rendere la barberia un luogo dove bellezza, arte e cultura si fondevano perfettamente. Durante la Belle Époque, Milano viveva un periodo di grandi cambiamenti sociali ed economici. Le nuove tecnologie, come l’illuminazione a gas e poi elettrica, trasformarono la città in un luogo vibrante, anche di notte. I boulevard si riempivano di carrozze e pedoni, e i milanesi partecipavano attivamente alla vita culturale della città, frequentando opere, balletti e mostre d’arte.
Bernardo Zucca, con la sua visione all’avanguardia, capì che la barberia poteva essere più di un semplice luogo di servizio; poteva essere un centro di scambio culturale e un simbolo del dinamismo e dell’eleganza della Milano della Belle Époque.
1906 - 1912
Capitolo 8: Tra Innovazione e Tradizione – Giuseppe Enrico Zucca e i Nuovi Orizzonti
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Giuseppe Enrico Zucca adotta nuove tecnologie e mantiene la tradizione durante la modernizzazione di Milano.
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Ci piace immaginare che Giuseppe Enrico Zucca, figlio di Bernardo, abbia incarnato perfettamente lo spirito di un’epoca contraddistinta dall’avanzata della modernità e dalla fedeltà alla tradizione. Nel cuore di una Milano che stava rapidamente abbracciando l’innovazione tecnologica, Giuseppe Enrico portò una ventata di novità nel mondo della barberia senza mai dimenticare l’eredità dei suoi antenati.
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tram elettrici avevano sostituito le carrozze a cavalli, le vie si illuminavano di luci elettriche, e l’Esposizione Internazionale dell’Industria e del Lavoro aveva mostrato al mondo il nuovo volto industriale e creativo della città. In questo contesto.
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Giuseppe Enrico potrebbe anche essere stato tra i primi milanesi a sperimentare l’uso dell’elettricità nei trattamenti di bellezza: il suo “trattamento rivitalizzante elettrico”, che utilizzava una leggera corrente elettrica per stimolare la pelle, divenne rapidamente popolare, attirando l’attenzione sia per la sua efficacia sia per la sua novità.
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Un aneddoto particolarmente significativo riguarda la visita di un famoso attore del Teatro alla Scala, che si recò nella barberia di Giuseppe Enrico per un trattamento alla vigilia di una prima. L’attore, inizialmente scettico, rimase talmente colpito dal risultato che divenne un promotore entusiasta di questa nuova tecnica, contribuendo a diffonderne la fama.
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La barberia divenne un punto di riferimento per i milanesi che cercavano non solo una rasatura impeccabile ma anche un’esperienza di bellezza all’avanguardia. Le pareti del negozio, decorate con immagini delle moderne innovazioni di Milano, riflettevano l’orgoglio di una città che guardava al futuro con fiducia e ottimismo.
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Sotto la guida di Giuseppe Enrico, la barberia Zucca non solo mantenne la sua reputazione di eccellenza ma divenne anche simbolo di un connubio perfetto tra rispetto per la tradizione e passione per l’innovazione
L’Eredità Inestimabile degli Zucca e della barbieria milanese
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La storia degli Zucca è più ̀ di una semplice cronaca di una famiglia di barbieri. È la storia di una tradizione che ha attraversato secoli, sopravvissuto a guerre, cambiamenti sociali e rivoluzioni culturali. Ogni generazione degli Zucca ha lasciato il proprio segno unico, non solo nella loro arte, ma anche nel cuore di Milano.
Oggi, questa nuova avventura imprenditoriale non vuole limitarsi a rendere omaggio alla barberia Zucca e ai barbitonsori milanesi, ma desidera raccoglierne l’inestimabile eredità, affinché non vada perduta, divulgandone la tradizione in un vero e proprio museo vivente, un luogo di incontro e un simbolo della resilienza e dell’innovazione che definiscono lo spirito di Milano, capace di ricordare il loro impegno per l’eccellenza, la comunità ̀ e la conservazione delle tradizioni.
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Il patrimonio culturale legato all’insegna ZUCCA viene, così, traghettato nel XXI secolo, con l’auspicio che anche le nuove generazioni possano apprezzare l’identità storica che ci impegniamo ad omaggiare e mantenere intatta.